CORPI EVANESCENTI è la prossima mostra che ‒ organizzata dal Cinema Gioiello ‒ ospiterà lo spazio Prisma Studio. Con questo progetto l’artista Beatrice Fanari vuole indagare il corpo umano attraverso la scanografia, una tecnica fotografica insolita che opera sulla tridimensionalità avvicinandosi al calco, nella sua capacità di catturare la forma degli oggetti a contatto con una superficie solida, ma allo stesso tempo se ne distanzia per la mancata profondità di campo e di volume, dunque distorcendo e mettendo a fuoco solo le parti esposte più sporgenti. Il risultato sono immagini astratte e affascinanti che sfidano gli standard estetici e ci invitano a riflettere sulla bellezza dell’imperfezione e della trasformazione.

La mostra non vuole celebrare soltanto questa tecnica, ma anche il coraggio e la creatività delle persone coinvolte, che si sono candidate mediante una call sui social, pronte a essere deformate. Una volta aderito al vetro dello scanner, ogni partecipante della call è diventato parte integrante del processo creativo, lasciandosi sorprendere e affascinare dalla trasformazione della propria immagine attraverso l’uso di uno scanner e una luce led.

Le immagini che vedrete in mostra hanno subìto quindi una grande manipolazione in fase produttiva per poi esser sottoposte a un minimale editing, a una stampa grossolana in bianco e nero (su carta non fotografica), prima di essere esposte.

Dal 12 al 20 aprile le pareti di Prisma saranno tappezzate dalle scanografie di @milosh.b_photo… Vi sfidiamo a non restare ipnotizzatə!

Beatric

Beatrice Fanari

Beatrice Fanari [Portoferraio, classe ‘93] è una creativa che sta dedicando la sua ricerca all'esplorazione del corpo umano attraverso la fotografia, in particolare l’autoritratto. Il suo ultimo lavoro, intitolato "D'autres possibles formes et mesures", analizza il rapporto del suo corpo, in quanto modella dal vero, durante le ore trascorse con grafici e scultori. È un progetto che non vuole solo esplorare il modo in cui il corpo viene rappresentato, ma anche concentrarsi sulla percezione di sé che le opere di altri artisti veicolano.


Beatrice Fanari ricerca costantemente l'espansione dei limiti convenzionali della fotografia. Attraverso il suo progetto Corpi Evanescenti, ha scelto di esplorare la distorsione dei corpi, abbandonando temporaneamente la macchina fotografica per cercare nuove forme espressive nella scanografia. Il suo intento è quello di stimolare una riflessione sulla complessità e la diversità del corpo umano, non solo come forma fisica, ma anche come portatore di emozioni, storie e identità. Con questo progetto l’artista vuole invitare gli spettatori a esplorare le infinite possibilità di espressione che le nostre membra ci offrono, se solo ci concediamo di sfidare le convenzioni.